Il web amplifica le strategie di marketing territoriale complessive: in positivo la presenza e in negativo la loro assenza.
Per l’Italia, purtroppo, sembra emergere in maniera quasi impietosa la mancanza di una governance turistica e di una politica coerente del settore ai vari livelli.
Si aggiunga il fatto che i centri decisionali in materia turistica negli ultimi quindici anni si sono moltiplicati e delocalizzati (nel 2010 erano 13.000 secondo fonte Confindustria Turismo ) e la burocrazia rallenta – quando non impedisce – il già difficile processo di innovazione, mortificando le nostre risorse.
Un turista – tranne rare eccezioni – prima sceglie una destinazione, poi la struttura ricettiva.
I singoli molto possono e devono fare.
Ma risulta chiaro che nulla la singola struttura o il singolo servizio possono quando una meta turistica non è apprezzata o richiesta.
Esiste la necessità e l’urgenza di un radicale cambio di rotta nella politica turistica che sappia poi tradursi in adatta presenza anche sul web.
Senza un indispensabile e profondo cambiamento a livello macro le pur belle rare iniziative rimangono eccellenze relegate a nicchie geografiche o tematiche in un settore che, nel suo complesso, non viene considerato con l’attenzione che meriterebbe.
Prosegue il percorso di BTO – Buy Tourism Online nell’analizzare e mettere a confronto le pratiche messe in campo dai governi per promuovere i propri territori.
Tra Cecchini Miopi e alcune buone idee, tra brand reputation delle destinazioni e immani sforzi per modificare gli approcci, analizzeremo come la Governance sta ripensando il suo ruolo con risorse economiche sempre più scarse.
Se vuoi capirne di più, cerca gli appuntamenti nella Track Governance & Marketing Territoriale nel programma di Day ONE e Day TWO di BTO – Buy Tourism Online 2011.
L’autrice di questo contributo, è Roberta Milano